31 gennaio 2008

Abbonato di curva? Prrrrr!

L'abbonamento non vale. Non è la giornata pro-Taranto ma è Taranto-Salernitana con la Nord e la Sud chiuse al pubblico e gli abbonati di Curva dirottati in Gradinata-Tribuna alle modiche cifre di 15-20 euro. E il concetto di tifoso sostenitore diventava sempre più chiaro.

News mercato: arriva Carrozza in prestito dal Pisa. Mancini al Siena ma resta in rossoblu come Zito.

Gli strascichi Taranto-Massese con in evidenza la chiusura del settore di Curva Nord, le prese di posizione e il seguente deferimento di Blasi e la nuova capienza, ridotta ulteriormente, dello Iacovone.
I biglietti disponibili dello spicchio di gradinata agibile, decurtati i posti riservati agli abbonati, sono 704 e verranno messi in vendita al costo ridotto di 15 euro. Quelli dello spicchio agibile di tribuna, sempre decurtati quelli degli abbonati, sono 1259 e verranno venduti al prezzo ridotto 20 euro.
Segue il link al file word del comunicato, scaricabile e conservabile per gli storici, e il link all’elenco delle rivendite che applicheranno i nuovi costi.

Il comunicato della società è chiaro e dettagliato e lascia poco spazio a dubbi e interpretazioni. Previo calcolo certosino dei posti totali già occupati dagli abbonati gradinata+tribuna, i posti disponibili rimanenti, anziché assegnati agli abbonati di curva vengono messi sul mercato senza alcuna precisazione su un diritto di prelazione che altrove sarebbe quantomeno scontato. Un diritto che si pensava essere acquisito (o meglio acquistato), ora dovrà essere conquistato a suon di quattrini e spintoni.

Chi prima arriva meglio alloggia e tanti, cari, saluti con buona pace di chi ora dovrà munirsi di buone ventose per affrontare la solita arrampicata sugli specchi in difesa delle vittime del sistema.

Chi ha sbagliato in quella famigerata Taranto-Massese sta pagando ( e duramente). Ma la giustizia sportiva ha deciso che a pagare siano tutti i tifosi della curva, nonostante nelle motivazioni della sentenza fosse fatto esplicito riferimento alla dissociazione da parte della restante parte del pubblico contro gli intemperanti. Ora è Blasi a decidere che a pagare siano gli abbonati di curva. Per fare cassa. Solo per quello. Una piccola, misera speculazione. E continuavano a farsi del male.

Blasi, brutto passo indietro

Come un fulmine a ciel sereno, si abbatte sugli abbonati di curva una mazzata senza precedenti.
Gli abbonati di curva dovranno comprarsi il biglietto per assistere a Taranto-Salernitana.

Cominciamo col dire che in occasione di Taranto-Pistoiese la prefettura e la questura avevano invitato esplicitamente la società a non fare furbizie. L’intervista al dott. Giusti rilasciata al Corriere del Giorno non lasciava spazio ad ulteriori interpretazioni. Chiara, precisa, quasi chirurgica, invitava il Taranto a non fare furbizie che non sarebbero state tollerate.
Invece Taranto-Pistoiese è stata bel altro. In gradinata gente che si è sistemata nell’anello inferiore, in tribuna gente che ha oltrepassato i limiti imposti dalle inferriate. Si sono aggirate le norme, ci sono stati obiettivi problemi di ordine pubblico.
Bisogna prendere atto che la capienza attuale di tribuna e gradinata (una volta tolti gli abbonati di tali settori) è appena sufficiente per coprire il numero degli abbonati di curva. 704 posti disponibili in gradinata + 1259 posti disponibili in tribuna fa 1963 posti.
La società, in questo frangente, è stata messa spalle al muro ma ha optato per la scelta più impopolare possibile. Comprendiamo e solidarizziamo con gli abbonati di curva che dopo il notevole esborso economico estivo, si ritrovano “scippati” dal sacrosanto diritto di assistere alle partite del Magico.
La società avrebbe potuto garantire la prelazione agli abbonati entro due giorni, per esempio, senza scatenare una caccia la biglietto e, soprattutto, imporre un prezzo politico per tutti quegli abbonati che hanno già dato (e tanto).
Una caduta di stile dopo il bel gesto di Taranto-Pistoiese. L’ennesimo.

Ciao “eroe” di Ragusa

Malagnino è passato a titolo definitivo al Noicattaro. Ma per noi rimarrà ”l’eroe di Ragusa”. Con quella doppietta ci salvammo dal baratro dei dilettanti per ricominciare a sognare. Ciao Giovannino.

News mercato (La Gazzetta dello Sport). Pellecchia alla Massese (via Empoli) e De Liguori al Benevento. In arrivo Mazzeo (Perugia) ed Emerson (Nuorese).


ULTIM'ORA: Gli abbonati di curva dovranno comprarsi il biglietto per assistere a Taranto-Salernitana.

Chi ama il Taranto non potrà mai dimenticare le emozioni che vivemmo a Ragusa.
Con una squadra rimaneggiata ci sciroppammo quasi 800 chilometri per aggrapparci disperatamente al professionismo. Era il Ragusa di Plasmati e un risultato risicato conquistato allo Iacovone da difendere con le unghie e con i denti.
Ci pensò Giovanni Malagnino, tarantino purosangue, a farsi tutto il campo e festeggiare come un ossesso il gol che valeva la salvezza.
Una stagione partita con tanti ragazzetti e un galantuomo, Sabadini, mandato via senza troppi complimenti. Fu una salvezza quasi insperata e Malagnino, con quella corsa, voleva rappresentare il piccolo riscatto di tutta una tifoseria che ama quei colori alla follia.
Grazie Giovanni per quella corsa. Chi ama i colori più belli del mondo non dimenticherà mai quelle emozioni.

La redazione di tarantosupporters.com

30 gennaio 2008

Rossoblu, occhio alla capolista

Contro la capolista Salernitana pronti i nuovi Plasmati e Prosperi. Biglietti introvabili causa chiusura coatta della Nord, trasferta vietata ai tifosi granata.
La partita su Conto tv.

MERCATO
- Arriva Prosperi, Plasmati e D’Acol. Zito va al Siena a titolo definitivo per 500 mila euro ma in rossoblu fino a fine stagione. Ungaro torna a Reggio Calabria che prontamente lo gira al Perugia. Caccavallo torna a Lecce per essere girato al Sorrento. In uscita pure mancini (Albinoleffe?), Sciaudone (al Pizzighettone in prestito), Malagnino (al Noicattaro). Piccolo cabotaggio, in attesa di un colpo. Un centrocampista (Amore sembra vicino al Crotone) che sostituisca il latitante De Liguori. Dalle parole di Blasi a Taranto Channel sembra che sia preclusa ogni possiblità di avere un attaccante. Attendiamo gli eventi per eventuali commenti.

IN ATTESA DELLA CAPOLISTA: i volti nuovi arruolabili contro la capolista Salernitana sono Prosperi, D’Acol e Plasmati. Quasi sicuramente solo Plasmati farà parte della batteria d’attacco. Uno come Prosperi nelle retrovie è utile come il pane mentre a centrocampo c’è da verificare le condizioni di Cejas. Resta scoperta (ancora) la figura chiave dell’attaccante a meno che Mancini, Tutolo o Zito vengano fatti giocare come esterni di manovra. Domenica come per il resto del campionato se, entro le 19.00 di giovedì 31 gennaio la società non penserà a colmare una lacuna annosa.

BIGLIETTI INTROVABILI Ancora non si sa niente sui biglietti. Ma la sensazione è quella di Taranto - Pistoiese, ovvero ingresso degli abbonati di curva in gradinata e migrazione di quelli di gradinata (se lo riterranno opportuno) in tribuna. La differenza dei posti disponibili tra abbonati di tribuna/gradinata dovrebbe essere posto in vendita. Al prezzo di tribuna, ovviamente. La partita ha un certo fascino innegabile: la capolista, l’annosa rivalità, il ritorno del “nemico” Cammarata, i nuovi rossoblu… gli ingredienti per rendere “speziata” la partita ci sono tutti. Ultimamente allo Iacovone non si sono presentati nemmeno gli abbonati. Per domenica c’è più fibrillazione. Ma mica tanta…

TRASFERTA VIETATA? Pare proprio di si. Almeno a leggere i giornali campani che precludono ogni speranza di vedere i gemelli dei baresi allo Iacovone. Oggi l’Osservatorio dovrebbe entrare nel merito della questione e ufficializzare ciò che traspare da un po’ di tempo. Per chi ama il calcio e tutto ciò che ruota attorno è una amara sconfitta. Una resa senza condizioni.

CONTO TV Ha fiutato l’affare e si è buttata a pesce a seguire le partite della Salernitana in trasferta. Obiettivamente le cose non è che siano andate proprio bene da quando l’emittente calcio/sesso segue i granata. Un po’ di sofferenza ad Arezzo e… speriamo che il trend possa proseguire allo Iacovone. Per i fuorisede (o per chi rimane senza biglietto) l’alternativa è una scheda prepagata facilmente reperibile.

28 gennaio 2008

Taranto: giorni Prosperi

Oggi pomeriggio torna Prosperi in rossoblu.
La notizia era nell’aria già da tempo anche grazie ad un corteggiamento estenuante ma solo nel pomeriggio ci sarà l’ufficialità. Il ritorno di Prosperi rende finalmente ordine in un reparto apparso abbastanza traballante e Pastore dipendente. Ma il ritorno di Prosperi non sarà l’unico colpo. Blasi sarà a Milano a seguire in prima persona le ultime battute di calcio mercato che si chiude il 31 gennaio alle 19.00. Dipanare le intricate matasse che aggrovigliano le logiche di mercato sarà lavoro arduo. Con Evangelisti andato a svernare a Martina, Blasi (ma soprattutto Galigani) attingono a fonti diverse per reperire calciatori utili alla causa. Il mezzo disastro del mercato estivo è sotto gli occhi di tutti con la classifica impietosa. Sarà anche e soprattutto un mercato di uscita con i vari Zaccanti, Tesser, Pellecchia, Malagnino e Sciandone con le valigie pronte. Ma sarà difficile, soprattutto per i primi tre, tovare una nuova sistemazione causa ingaggi elevati.
Ma se per domani alle 19.00 dovesse essere depositato un nuovo contratto, il calciatore contrattualizzato potrebbe essere disponibile contro la capolista Salernitana, allo Iacovone la prossima domenica per un big match tutto da vedere.
Non è un mistero che il Taranto è a caccia di un attaccante. Sembrava fatta per Docente, difficile Morante (nessuna voglia di scendere al sud), il ripiego sarebbe Kenesei dell’Avellino se si concretizza lo scambio con gli irpini con il latitante De Liguori. Non c’è da escludere un ulteriore sforzo a centrocampo.
La vittoria del Crotone nel recupero contro la Lucchese porta la griglia play off a sei punti. Dopo la battistrada Salernitana, ben quattro squadre si contendono il secondo posto: il Crotone, la Lucchese, l’Ancona e il Gallipoli. Resiste il Lanciano nonostante una crisi societaria allucinante.
La sfida si fa più difficile ma, come tutte le sfide difficili, sono più belle da vincere.

26 gennaio 2008

Taranto, buon test

Seconda amichevole del 2008 per il Taranto.
Davanti a poco meno di mille spettatori il Magico liquida il Manfredonia con un perentorio 3 a 0.
Partita utile a testare i primi acquisti di questa campagna acquisti invernale gestita in tutto e per tutto da Blasi.
Si vede il 4-4-2 nel primo tempo con coppia d'attacco Ascenzi, Plasmati, supportati da Cutolo a destra e Tesser a sinistra. Pronti via e il Taranto è già in vantaggio: discesa sulla sinistra del terzino brasiliano, cross e la sbadata difesa doniana permette a Plasmati di gonfiare la rete per la prima volta con la casacca rossoblu.
Pochi minuti ed è ancora Tesser a centrare in aria un bel cross, stavolta è Ascenzi a trovare gloria personale. Il primo tempo si chiude praticamente qui con pochi gli spunti degni di nota. Tutto sommato buona la prestazione di Plasmati che mette centimetri e forza al servizio della squadra. Ascenzi, gol a parte, non riesce nemmeno nei passaggi più elementari. Regge bene la difesa, anche se a dire il vero i doniani non hanno fatto molto per impensierire Barasso.
Secondo tempo e Taranto rivoluzionato, dentro Il marocchino Rachid, il brasiliano D'acol, Formuso, Malagnino, e tutti quelli che nel primo tempo non avevano giocato. Cejas era stato sostituito nel primo tempo, dopo aver accusato un dolore alla coscia sinistra. Vivace il secondo tempo che vive degli spunti di Malagnino a sinistra e di Rachid a destra, quest'ultimo molto applaudito per alcuni numeri da vero giocoliere. Applausi a scena aperta per lui, che regala ai presenti numeri d'alta scuola. In ombra D'acol che sembra spaesato lì davanti, ma avrà tempo per rifarsi. Di De Falco su punizione il gol del 3 a 0, gol parso ai più demerito del portiere che improvvisa una barriera a tre che lascia scoperto il palo. Alla fine comunque applausi per tutti, e ora attendiamo fiduciosi la partita di domenica che ci dirà se questo Taranto è davvero da play off.

25 gennaio 2008

... e adesso sotto con il Manfredonia


Ultima pausa della stagione: poi, tour de force fino ai play off.
Certo, l'obiettivo dista quattro punti ma noi ci crediamo lo stesso: se dopo tutti i cataclismi che si sono abbattuti sul Magico siamo ancora lì a giocarcela... beh... nessuno può proibirci di sognare.
L'occasione dell'amichevole sarà per fare vetrina ai nuovi Plasmati e D'Acol, magari succoso antipasto di altri arrivi che servono come il pane. Il mercato chiude il 31 gennaio alle 19.00 ma per martedi 29 bisogna far firmare il contratto ai nuovi eventuali calciatori rossoblu per vederli all'opera nel big match contro la capolista Salernitana (oggi verrà proibito ai tifosi granata di venire a Taranto).
Arriva il Manfredonia, quindi. La formazione adriatica è stata dirottata nel girone settontrionale dove se la gioca con onore. L'ultima volta a Taranto fu a porte chiuse ma i sostenitori biancoazzurri vennero lo stesso a Taranto, giusto il tempo di scattare una foto ricordo e andare via.
L'auspicio è di non ritrovarci quattro gatti come è stato per il Lecce, anche dopo la mazzata della CAF che inevitabilmente ammoscerà più di qualcuno.

Conto sballato, oste ubriaco


La CAF ha dimostrato ciò che diciamo da sempre: ovvero, non c'è la voglia di affrontare seriamente il problema violenza. Perchè per un cavillo formale ma non sostanziale, il Taranto e la sua tifoseria sono puniti nonostante i responsabili degli incidenti siano stati arrestati e stiano pagando. Perchè si premia un atteggiamento assolutamente antisportivo della Massese. Perchè esalta ancora di più la responsabilità oggettiva e porta - ancora una volta - la società di essere ostaggio di pochi potenziali devastatori. E perchè il risultato, d'ora in poi, sarà a discrezione del funzionario di PS di turno. Così è, se vi pare.
Ma l'indignazione, la rabbia e la frustrazione vengono da lontano. Non si fanno i conti senza l’oste.
Leggi e imposizioni antiviolenza emanate in più e più edizioni per imporre l’ordine anche a fronte di una serie infinita di variabili imprevedibili e indipendenti,
- quale l’intemperanza dei violenti, che sulla carta è prevedibile specie in occasione di eventi particolarmente storici, annunciati, sentiti e attesi, ma ciò non vuol dire che sia sempre gestibile e si è visto;
- quale la gestione dell’ordine pubblico, che sulla carta è sempre perfetta, ma i fatti si presentano spesso con uomini giovani e inesperti, per cui è difficile mantenere i nervi saldi, è impossibile sapere già come affrontare determinate situazioni a rischio, è facile comunicare instabilità e nervosismo, ossia le ultime cose di cui si ha bisogno in quei frangenti;
- quali i teatri del nostro calcio, stadi vecchi e il più delle volte fatiscenti in luoghi non sempre sicuri e spesso mancanti delle più elementari norme di sicurezza, senza scomodare troppo le super norme emanate da ogni governo chiamato a gestire l’emergenza del momento.
Gli stadi italiani messi a norma anch’essi sulla carta, ma i fatti dicono che mancano i fondi e il modello inglese, con le sue bellezze spiattellate in prima pagina e le sue bruttezze confinate nell’ultima, rimane un bel sogno perché mancano i soldi, perché gli Europei ce li hanno dati sui denti nonostante le belle speranze, e perché siamo in Italia, non in Inghilterra, e ogni giorno abbiamo emergenze più gravi da gestire, se pur spesso con la solita approssimazione.

E’ difficile capire come si sia arrivati a considerare fondamentale un controllo preventivo di giorni e giorni prima, di uno striscione che già dovrebbe essere controllato nei minimi particolari all’ingresso. Si dica che il personale preposto è incapace, o distratto, ma non che in questa maniera si combatte la violenza.

Ci tolgono il giocattolino, per punizione, è il motivo, a meno che non ci sia qualcuno disposto a credere che uno striscione possa uccidere qualcun altro. Ci tolgono, però, un giocattolino che serve per comunicare ed è essenziale ai fini del rispetto della nostra Costituzione che è la base fondante della Repubblica e della democrazia e chi l’ha messa da parte momentaneamente (1 anno) è il primo che dovrebbe sempre rispettarla, perché sempre chiede a noi di osservarla, e rispettarla, fin dai tempi della scuola.
Se i cosiddetti piani alti pensano di avere a che fare con dei bambinelli a cui togliere il giocattolino, allora siamo davvero in pessime mani. Perché il problema esiste da sempre, non si tratta di bambinelli (e la delinquenza giovanile degli stadi cresce proporzionalmente a quella delle nostre città socialmente invivibili) e soprattutto lor-signori stanno dando un pessimo esempio a noi sporchi, brutti, cattivi e in ultimo anche incapaci di intendere e volere, perché è da troppo tempo che l’articolo forse più rappresentativo di uno stato libero è sotto dei piedi che sembrano irrazionali e inamovibili. A meno di proroghe.
E continuiamo a farci del male.

Art.21 della Costituzione della Repubblica Italiana
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Taranto-Massese: confermato lo 0-3



La sentenza della CAF è inappellabile. Si chiude con l'ultima beffarda puntata la questione relativa a Taranto-Massese e relativi strascichi e veleni che ne sono conseguiti.
La CAF si è espressa ed ha messo fine alla questione Taranto-Massese.
Per la giustizia sportiva i fatti di Atalanta-Milan sono diversi da quelli di Taranto - Massese. Mettiamoci una croce sopra e riprendiamoci ciò che è nostro a Massa.
Unica consolazione: passano da dieci a sei le giornate di chiusura della curva nord dello Iacovone.

E così c'è qualcuno che gioisce per quell'11 novembre. La Massese. Manfrina in campo, ricorso scritto e, alla fine di tutto, hanno ragione i toscani "chiagne e fotte".
I gradi di giustizia sportiva lasciano inquietanti messaggi. Perchè è vero che ci sono differenza formali tra Atalanta-Milan e Taranto-Massese ma assolutamente non sostanziali.
Violenza e partita interrotta a Bergamo, violenza e partita interrotta a Taranto. Questo lo hanno visto tutti, tranne i sepolcri imbiancati dai giudici che hanno deciso che c'è differenza se la partita la sospende l'arbitro o l'addetto al servizio pubblico. Aspetto che apre nuovi inquetanti scenari, perchè basterà un addetto alla sicurezza abbastanza "tifoso" o "inetto" per decretare ripetizioni di gara o quant'altro.
Senza troppi piagnistei e senza urlare a nessun complotto: rimbocchiamoci le maniche perchè, siamo fermamente convinti, che bisogna essere sempre più forti delle avversità per vincere.

24 gennaio 2008

Colorate lo Iacovone

Tra un po’ c’è la Salernitana. Sarebbe bello vedere lo Iacovone pieno senza limiti di capienza e colmo di bandiere e striscioni a Iacovone e a Salerno. Sarebbe bello ma la capienza è ridotta all’osso, perché dopo la morte di un ispettore di polizia fuori da uno stadio non a norma, nessuno si prende la responsabilità di prorogare i lavori di ristrutturazione, ma è vero anche che in 20 anni di amministrazione, allo Iacovone non ci ha pensato proprio nessuno perché tanto va tutto bene, madamalasindachessa.
Sarebbe bello se gli striscioni fossero esponibili non solo secondo discutibili criteri lasciati, peraltro, in balìa della discrezione e del giudizio di chi li deve controllare preventivamente, perché, ricordiamo che con l’obbligo visionario della frase a sostegno come unica espressione di pensiero concessa, hanno accesso solo gli striscioni con scritto che va tutto bene, madamalapresidenza.
Sarebbe bello esporre una pezza in TNT vecchio stile e vecchio stampo, con scritto IACO VIVE per il trentesimo anniversario dalla sua morte, per Ta-Salernitana o per Ta-Arezzo o per entrambe. Ma non è al sostegno neanche questo e se non ci si vuole esporre alla diffida per onorare la memoria dell’unica grande Bandiera, bisogna spenderci 30 euro circa al metro quadro, creare la bozza, faxarla al Taranto Sport che a sua volta la faxerà alla Questura che a sua volta, facendo riferimento alle interpretazioni visionarie dell’Osservatorio sui tarantini, potrà legittimamente rispondere che no, non passa, non è al sostegno.

E’ superfluo forse scrivere, anche a titolo informativo, che la richiesta scritta con bozza dello striscione e dati personali del responsabile con suo eventuale gruppo di appartenenza va presentata alla società entro il martedì precedente l’incontro durante cui lo si vuole esporre e che, dopo essere stato vagliato attentamente da società e Questura, lo stesso verrà –eventualmente- autorizzato non prima di venerdì, o al minimo giovedì, se madamalaburocrazia lo consente. E’ invece importante scrivere che uno striscione in materiale ignifugo non si fa in mezzora, quindi chi vuole farne uno per l’evento si dia da fare, perché è già in ritardo nonostante manchi una settimana e mezza e perché questa stavolta, come da un po’ di tempo a questa parte, non ci sarà chi lo farà per lui.
Confidiamo nei tifosi-modello per bene, modello mezzo-inglese e mezzo-italiano, lo chiedano loro, il permesso per essere liberi. Noi, Costituzione alla mano, dissentiamo e contestiamo.

Art.21 della Costituzione della Repubblica Italiana
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Incidenti Taranto-Massese

Questo è il resoconto video dell'incontro Taranto - Massese

23 gennaio 2008

Taranto - Massese scontri e partita sospesa


Un resoconto completo degli scontri nella partita Taranto Massese