04 febbraio 2008

Quattro schiaffi alla capolista

Da quanto tempo dicevamo che mancava un attaccante? Anni?
Non siamo tecnici ma era evidente anche ai più distratti che il Taranto aveva bisogno di un attaccante che sapesse fare sponda e tenere alta la squadra.
Ieri Plasmati ha dimostrato di saper fare gol, entrambi con bei gesti tecnici che non ti aspetti da uno spilungone alto due metri. Non solo: spizzicate di testa e ali che hanno spezzato le gambe ad una capolista giunta allo Iacovone in piena crisi d’identità. Ma non togliamo meriti al Taranto che sono indiscutibili.
Sprazzi di memoria ci riportano al Taranto di Riganò: il gioco era quello… i paragoni sono improponibili ma finalmente avere la soddisfazione di vedere una punta di area e di movimento fa pensare a quanto tempo abbiamo perso dietro improponibili formule tattiche e scelte sbagliate in fase di mercato. Il problema è non avere un’alternativa a Plasmati ma… antichi vizi e nuove virtù.

UN UOMO CHIAMATO CAVALLO
Ieri la sua ammonizione era data a 0,50. E’ il calciatore più ammonito di tutta la terza serie, girone settentrionale compreso. Ma ci mette l’anima. Nel primo tempo è stato devastante sia nella corsa che nella distruzione del gioco altrui. Chi si ricorda un tal Mazzaferro sa di cosa parliamo.
Cuore, polmoni e anima. E’ il nuovo beniamino della tifoseria rossoblu.

UN NUOVO CAPITANO
Gioca Pastore? Ha giocato e il problema non si è posto. Ma il dubbio su chi avesse dovuto mettere la fascia del capitano ci ha preso un po’ nel pre-gara. De Liguori ormai è storia passata. Ma chi meglio di Colombini può prendersi quella fascia? E così è stato.
Ancora ce lo ricordiamo nel post Avellino andarsi a beccare con quei quattro idioti che vennero fin sotto il settore a sfottere. Un patrimonio da non lasciarsi sfuggire. Rinnovo, please.

CUTOLO E I SORCI VERDI
Ha un conto in sospeso con la Salernitana?
All’andata fece vedere i sorci verdi con quella doppietta all’Arechi vanificata solo da un gran gol di Di Napoli allo scadere e al ritorno… è una furia scatenata. Non sbaglia niente e realizza il terzo gol con colpo sotto e regala a Pinna l’ennesima umiliazione. Quando vede granata Tutolo si trasforma. Dategliene ancora.

CARI...CHI DI MERAVIGLIE
Se ne sono andati a casa i salernitani. Questa volta Cari non sbaglia niente e gliene va dato atto. Chissà se il Taranto ha finalmente trovato tatticamente la quadratura del cerchio. Servono conferme contro l’Arezzo.